uno//uno

Non faccio mai bilanci. E niente mi porta al fallimento come formulare buoni propositi.
Ma l’altra notte - forse mentre il rosa dell’alba iniziava già a riflettersi sulle finestre del palazzo di fronte -, mentre fumavo l’ennesima sigaretta con lo sguardo che vagava, mi sono accorta dei miei occhi che si riempivano di lacrime, pensando a tutta la fatica fatta.
Tutta questa fatica, 
per nulla.
Non esserci al compleanno di mio padre, non esserci alla sua laurea, non esserci quando mi chiedevi del tempo, non esserci per mia sorella, non esserci per mio fratello, non esserci per me stessa, non esserci per stendere il bucato o per andare a prenotare le analisi del sangue, non esserci per avere una famiglia, non esserci per mantenere degli amici, non esserci per amare ed essere amata.
Tutta questa fatica,
e ora il deserto.
E la sottile, infima, sensazione di aver fallito.

Non voglio più combattere. 
Io spero, almeno, di non dover combattere, in questi nuovi mesi.



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